|
||||||||||
Preghiera della PORA (Paola Barenco) |
2 FEBBRAIO Chissà perche la Provvidenza ha fatto coincidere l’inizio dell’Opera con questa festa liturgica. Ci sono certamente dei motivi profondi che non tutti possiamo cogliere, ma alcuni li possiamo scoprire seguendo la liturgia della festa e in particolare leggendo il Vangelo della Messa. Maria e Giuseppe offrono il Bambino, Simeone lo accoglie tra le sue braccia e intona il Benedictus di ringraziamento, la profetessa Anna, tutta dedita al servizio del Tempio, loda Dio perché si è realizzata la redenzione di Israele. Qual è lo scopo primo della Piccola Opera? Proprio questo: la lode di Dio. [...] E’ sorta per creare attorno ad essi (i sacerdoti) una barriera di protezione, di preghiera, di comprensione. E ora, forse in un altro senso, c’e nuovamente bisogno di creare un fronte di difesa e di comprensione per i nostri Sacerdoti. Forse la gente non li disprezza, ma spesso li ignora ed è indifferente o, peggio ancora, se ne occupa solo quando le pagine dei giornali descrivono in lungo e in largo, le defezioni di qualcuno di loro. E allora è più che mai attuale lo scopo dell’Opera, pregare e ringraziare Dio per il dono del Sacerdozio, ringraziarLo per quelli che non lo ringraziano, pregare perché tutti sentano questo dovere e siano più propensi a comprendere che a criticare.[...] E l’Opera, nei suoi membri, come Maria si offre a Dio Padre perché i Sacerdoti possano donare Gesù alle anime. Guardiamo infine a Colui che è offerto, a Gesù.[...]
Ad ogni Figlia Gesù ripete, nei confronti di ogni sacerdote: “Ecco tua madre”, cioè: sii devota di Maria, imitane i suoi esempi, abbi i suoi sentimenti.
|
|
||||||||