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Pregare per i sacerdoti
Preghiera della PORA (Paola Barenco) |
GIOVEDI’ SANTO La Chiesa è vuota, non di persone, ma della presenza Divina. La porticina del Tabernacolo è spalancata: Gesù non c’è. Che freddo e che tristezza! Non ha significato il ricco altare, le balaustre, i banchi. Sono tutte cose mute e senza senso: Gesù non c’è. Tutto è tetro come il colore violaceo che ricopre le immagini e i crocifissi degli altari. Che vuoto! Il vuoto vorrebbe impossessarsi della mia anima come si è impossessato della chiesa. Mi inginocchio..., mi copro il viso con le mani e... vado lontano... ecco sono in Palestina.[...] Un brivido... penso: che sarebbe stato di noi se in quel momento Gesù si fosse pentito? Ma ecco... mentre tiene i piedi sulla terra, alza gli occhi in alto... al Padre... li riabbassa carico d’amore sugli Apostoli e dice “Sono desideroso di mangiare questa Pasqua con voi... andate... dite... preparate”. E’ fatto. La Pasqua mangiata con gli Apostoli sarà trasformata nel SACRIFICIO. Tiene sempre gli occhi sollevati in alto... “Questo è il mio corpo... mangiate... Questo è il mio sangue... bevetene tutti.. è dato per voi... in remissione dei peccati... fate questo in mia memoria”. Le sue parole sono quelle di un UOMO-DIO: creano. Ecco l’istituzione della SS. Eucaristia e del Sacerdozio.[...] La porticina del Tabernacolo è aperta... ma Gesù c’è, non si è ritrattato, ha vinto! E il Padre lo ha fatto risorgere perché tutti gli uomini sappiano che ha vinto. Il Tabernacolo è aperto e vuoto, ma Gesù c’è: è conservato e custodito su nella cappella interna. Gesù ritornerà nel Tabernacolo ora aperto... Che cosa sarebbe stato di noi se Gesù si fosse pentito?
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