CON GRATITUDINE

TESTIMONIANZA DI SUOR CHIARA, NOVIZIA

L’essere chiamata significa sentirsi amata come si è e rendersi disponibili al Suo progetto.

Credo di poter dire davvero, come scrive San Paolo : “ Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”;

oppure ancora “ Quando sono debole è allora che sono forte”; “ per me vivere è Cristo…”

Mi piace citare San Paolo anche perché è il titolare della Parrocchia da cui provengo e in cui ho preso maggiore consapevolezza del dono della fede da coltivare.

Desidero dire un “ Grazie “ a Dio perché ho riscoperto la fede anche attraverso i Sacerdoti.. Mi hanno aiutato a crescere nel cammino. Sento di ringraziare, in maniera particolare, il mio Parroco, Don Giorgio Rebecchi  e i diversi sacerdoti che mi sono stati di testimonianza e di incoraggiamento nelle diverse tappe del mio cammino.

Ringrazio il Signore anche per gli amici del gruppo giovani, alcuni dei quali hanno intrapreso la via del sacerdozio e della  consacrazione e mi sono stati di testimonianza e di richiamo alla verità, alla carità, alla purezza della vita e sono stati per me vera fonte di gioia.

Posso intuire la chiamata del Padre dentro la Piccola Opera non perché io sia migliore degli altri, ma semplicemente per un sì che ho detto nella libertà, con la Grazia di Dio.

Ho cercato di spalancare il mio cuore a Lui  nella disponibilità a lasciarLo fare quello che vuole, consapevole che è Lui il Signore e Salvatore.

Certo, la mia umanità rimane, anzi è messa talvolta alla prova..però è quella stessa umanità in cui Cristo si è fatto incontrare da me. Mi ha raccolto, abbracciato in una prospettiva di sponsalità e di figliolanza.

Mi affido alla Madonna, a Maria, mamma di Gesù