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Rinnovazione dei Voti Religiosi delle suore della P.O.R.A.
 

Il 4 Ottobre 2009, prima Domenica di Ottobre, come ogni anno la nostra Comunità ha rinnovato i Voti Religiosi. E’ sempre un momento molto importante perché, se è vero che abbiamo fatto la Professione definitiva, è altrettanto vero che rinnovare significa ripetere al Signore un Sì nuovo.

Abbiamo avuto la gioia di avere a celebrare, con noi e per noi, Don Stefano Colombelli, pronipote di suor Leida Colombelli, una delle prime Figlie dell’Opera che, con la sua disponibilità e con grande spirito di sacrificio e dedizione verso i Sacerdoti e i seminaristi, ha permesso alla nostra Fondatrice di iniziare l’attività della P.O.R.A. a La Spezia.

... "ridonare" alle suore la Madonna della Piccola Opera
di Don Stefano Colombelli

Domenica 4 ottobre ho avuto la grazia di poter celebrare la Santa Messa in occasione della rinnovazione dei voti delle suore della Piccola Opera che svolgono la loro attività a Genova, nella suggestiva cappellina della casa madre in via Curtatone.
E’ stato un momento semplice, ma davvero ricco di grazie spirituali. Un momento realmente di famiglia, un momento in cui sentirci Chiesa.

Mentre mi preparavo a questa celebrazione, mi sono chiesto una cosa…Domenica le suore diranno di nuovo il loro “sì” al Signore, ma io a loro che cosa posso offrire? Di fronte a tanta generosità e amore verso i sacerdoti, io come sacerdote, come posso contraccambiare? La risposta poteva essere molteplice ma mi è venuto in mente di poter spiritualmente ridonare loro la Madonna della Piccola Opera.

Sono partito allora dal rileggere le parole che suor Ada scriveva: “L’immagine della Madonna riprodotta è la fotografia di un quadro ad olio, che si trova da pochi mesi nella Cappella della Piccola Opera Regina Apostolorum, in Genova, via Curtatone, 6/A. Saremmo tentati di dire ad ogni persona che la vede: “Se la guardi e se la mediti per conto suo; la guardi e si lasci guardare”. Ma bisogna pur dire una parola di presentazione per illustrare, almeno, il motivo per cui l’abbiamo scelta quale Madonna della Piccola Opera Regina Apostolorum.
La Piccola Opera ha un ideale: i Sacerdoti, il cui sacerdozio però non è altro che una partecipazione reale dell’unico ed eterno sacerdozio di Nostro Signore Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote. Perciò, se la Piccola Opera guarda ai Sacerdoti quali continuatori della missione sacerdotale di Gesù, guarda prima di tutto a Nostro Signore Gesù Cristo Sacerdote Eterno. E se doveva scegliere una sua Madonna, bisognava che fosse un richiamo vivo al suo ideale.”

Se guardiamo la Madonna: “La mano della Madonna addita Gesù: sembra dire che l’unico ideale è Lui, Gesù Cristo. E su quale mistero di Gesù la Madonna sembra voler attirare il nostro sguardo? A prima vista si direbbe sul mistero natalizio, essendo un Gesù Bambino. Ma se si fa attenzione a che cosa il Bambino guarda pensoso, un “fiore della Passione”(passiflora), e a che cosa stringe nella mano, la Croce, si comprende facilmente che la Madonna invita a vedere in Gesù il Suo Sacrificio. Come del resto anche Gesù Bambino, assorto nella contemplazione della Croce che scorge nel fiore, ci invita a pensare al Suo Sacrificio sulla Croce. Sennonché sacrificio e sacerdozio sono correlativi: uno richiama l’altro. L’ideale quindi che ci viene additato da questa Madonna, è Gesù Cristo, ma Gesù Cristo proteso verso il Suo Sacrificio, cioè Gesù Sacerdote.

Ecco perché il quadro è piaciuto alla Piccola Opera; ecco perché questa è ormai la nostra Madonna.  Questa Madonna che con una mano abbraccia per sé Gesù Sacerdote e con l’altra lo addita agli altri sembra dire: “Anche tu cerca di abbracciare sempre più l’ideale per i Sacerdoti e fa’ opera affinché tanti altri lo conoscano e lo amino”. Per questo la vogliamo pregare tanto.

 

L’invito dunque è guardare a Maria… Se ci abbiamo mai fatto caso, molti dei quadri e degli affreschi che rappresentano il momento dell’annunciazione, ci mostrano che Maria è in preghiera quando arriva l'angelo Gabriele, o comunque in un momento di meditazione. Questo elemento ci aiuta a comprendere un primo atteggiamento di Maria, ossia come elle sia una ragazza che aveva imparato a vigilare, a rimanere aperta alla voce di Dio. Maria è senza dubbio una ragazza disponibile a fare la volontà di Dio; è generosa. Per questo dice "eccomi", cioè sono già pronta, subito disposta a fare quello che mi chiedi. Sono "la serva del Signore", mi metto al suo servizio. Ciò che Dio le chiede – attraverso il suo messaggero–ambasciatore, l'angelo – è qualcosa di grande e di unico: nessuno prima di lei aveva ricevuto un compito simile: dare la vita umana al Figlio di Dio. Anche noi, come Maria dobbiamo imparare ad essere vigili, attenti, perché il Signore passa ed ha qualcosa da dirci di stupendo ed importante ogni volta.

 

Ma è anche importante guardare al momento storico dell’annunciazione anche dal punto di vista di Dio. Questo sì di Maria è anche un momento importante per Dio! Da millenni lavora per creare questo mondo, ed è la sua passione. Dio desidera vivere in comunione con l'uomo. Per fare questo Dio chiede umilmente la collaborazione di Maria. Dio chiede a Maria di potersi donare, di poter servire la sua vita, di riempirla.

Proviamo ad immaginare qualche paragone umano per calarci in questa realtà. È come se io lavorassi una vita intera per costruire una casa, una famiglia, una chiesa; poi, finito il tutto, mi presento e busso alla porta per chiedere se, per cortesia, mi fanno entrare. Come se un padre di famiglia domandasse, la sera, dopo il lavoro: "Posso entrare in casa?"

Dio è talmente grande che non ha paura di farsi piccolo, e non pretende le chiavi di nulla.

 

Dilata Signore il nostro cuore e donaci di poterti fare spazio. L'Amore ci chiede di essere amato, diciamo di sì!!!.

 

 In Cristo, vi benedico!!!
 

Don Stefano Colombelli